È proprio vero che nel calcio nulla è mai scritto, non esistono pregiudizi prima di una partita. Il risultato finale di questa sfida tra Fano e Campobasso, in uno stadio davvero pieno di tifosi di entrambe le squadre, ne è stato lo specchio: 1-1, un pareggio giusto per quanto mostrato dai molisani nel primo tempo e per le risposte dei granata nella ripresa. In più questo punto strappato dall’Alma è la dimostrazione che l’Alma con l’impegno, la grinta e cuore che mette sempre, può veramente colpire anche le squadre più forti del Girone F: una ragione in più per credere nella salvezza.
I lupi si portano in vantaggio dopo soli tre minuti con il pallonetto in girata di Grandis che sul colpo di testa di Di Filippo approfitta di una leggerezza difensiva della difesa granata e mette in porta il goal dello 0-1. Ma il Fano, con tante novità nella formazione iniziale, non molla e reagisce. Purtroppo al 14’ arriva l’infortunio, molto grave, per Kalombo, che non sarà più disponibile per il resto della stagione, come Tomassini: piove davvero sul bagnato per l’Alma. Con l’ingresso di Coulibaly e l’arretramento, inedito, del giovane Ricci al ruolo di terzino destro, la squadra di Manoni ci prova con il tiro di Padovani(alto di poco), il colpo di testa di Mancini (a lato non di molto) e il tentativo di Coulibaly (che termina sull’esterno della rete). Il Campobasso potrebbe raddoppiare ma il colpo di testa di Persichini è troppo debole, mentre in contropiede Guerrieri compie una parata strepitosa sul forte tiro di Di Nardo.
Nella ripresa, mentre i lupi gestiscono, a mio modo di vedere, inspiegabilmente il minimo vantaggio (da una squadra costruita per vincere il campionato e con tanti talenti esperti mi sarei aspettato una ricerca più convinta del goal dello 0-2), il Fano ci prova in tutti i modi a trovare il pareggio. E il goal dell’1-1 arriva al 65’, grazie al colpo di testa perfetto di Padovani sul cross preciso di Coulibaly, nulla da fare per Esposito. Poi con l’ingresso di Gonzalez l’Alma rischia di passare anche in vantaggio con il tiro del canarino e con un pallonetto di Padovani. Per il Campobasso, i cui tentativi sono davvero troppo teneri per sorprendere la difesa granata, più rinforzata secondo me dall’ingresso in campo di Riggioni, da sottolineare solo la punizione di Maldonado nel finale, pericolosa ma di poco alta sopra la porta difesa da Guerrieri. Finisce 1-1, con i granata che reclamano una punizione non considerata dall’arbitro che invece fischia la fine (si poteva benissimo concedere a mio parere).
Il Campobasso può sorridere comunque perché le rivali US Sambenedettese e L’Aquila hanno perso entrambe, e quindi aumenta il vantaggio, adesso a cinque punti. Per il Fano un punto preziosissimo in chiave salvezza, che dà tanto morale e più convinzione ai giocatori granata. Adesso, visti gli altri risultati (pareggio tra Vastogirardi e Termoli, pareggio del Tivoli, sconfitta del Matese, vittoria del Real Monterotondo sul deludente United Riccione), la zona retrocessione diretta è distaccata sempre di due punti, mentre la zona salvezza diretta è distante sette punti. È il momento di continuare a dare il massimo e di non mollare, perché la salvezza, giocando così, si può raggiungere.
Andrea Cupparoni