Comincia l’era di Manolo Manoni sulla panchina del Fano. E subito c’è un test molto importante e come al solito molto difficile perché il Chieti, guidato dal nuovo allenatore Pasquale Luiso, è affamato di punti per riacciuffare la zona play off, e soprattutto non ha ancora ottenuto una vittoria nel girone di ritorno, affrontando squadre non di prima fascia. Anche il Fano inizia un nuovo capitolo, che si spera possa condurre quanto meno ai play out, se non addirittura alla salvezza diretta, un’utopia al momento.
Il Chieti infatti, a mio parere, ha una squadra da play off, che avrebbe potuto lottare anche per la promozione diretta. In un attacco di livello non possono non essere menzionati l’esperto Fall (il miglior marcatore, 8 reti), il veterano Ardemagni, l’espertissimo Gatto, l’ex granata Mancini e anche i più giovani Salvatore, Barbetta e Sueva: ognuno fino ad ora ha dato il suo contributo. Il centrocampo neroverde può vantare sull’esperienza di Gatto, D’Ancora, Castellano e soprattutto Forgione (secondo marcatore a quota 5 reti), e sui giovani Masawoud, Mercurio e Bartoli. Esperta anche la difesa neroverde con Conson e Vesi, ma stanno facendo bene anche i giovani Laziz e Marino. Le possibilità di riagganciare i play off per gli abruzzesi ci sono; adesso tocca a mister Luiso dare la scossa al Chieti.
L’Alma, come ha sempre fatto, metterà tanto cuore e tanto impegno in questa difficile sfida. Fondamentale il rientro di capitan Urbinati, che darà solidità e equilibrio a centrocampo. Tuttavia i granata dovranno fornire una migliore prova in fase difensiva per arginare il Chieti e purtroppo pesano le assenze di Tomassini e Riggioni, due veri capisaldi del Fano. Davanti si attendono i goal di Padovani e Coulibaly e le giocate di Gonzalez. In ogni caso arrivare al recupero di mercoledì 6 marzo contro il Matese con qualche punto in più sui campani e anche sul Vastogirardi sarebbe prezioso, così come sarebbe importante ridurre lo svantaggio dalle altre squadre occupanti la zona play out.
Andrea Cupparoni