Un altro Fano. Per la prima volta si è vista una squadra avere il pallino del gioco per tutti i 90 minuti. Ma, come ha ben detto mister Scorsini a fine gara, del possesso palla ci si fa veramente poco. E allora perché questo cambio di rotta? Quando l’allenatore granata ha annunciato che avrebbe giocato con Zammarchi, Cardinali e Tenkorang mi è subito venuto spontaneo chiedere :” quindi domenica rinunciamo a difenderci?“ . La risposta è stata tagliente e precisa : “assolutamente no, l’unico modo di difendersi da questo Matese è attaccarlo“. Detto, fatto. Fano quasi sempre nella metà campo campana, ma come spesso capita, ad avere le occasioni più importanti sono stati i verdi campani. Un paio di letture sbagliate dalla retroguardia granata hanno portato prima Guarino e poi Iadaresta ad avere la possibilità di testa di sbloccare la partita, ma le conclusioni sono state deboli ed imprecise. Nella ripresa il sussulto più grande l’ha dato una svirgolata di Zanni che mette Iacovoni davanti a Viscovo, seppur in posizione un pò defilata. E qui Mancini compie uno splendido recupero a stoppare il tiro del centravanti casertano. E il Fano? Il Fano ha avuto il grande merito di credere e cercare fortissimamente la vittoria, di non accontentarsi mai del punto, seppur non creando occasioni nitidissime, può recriminare per un “rigorino” non concesso a Tenkorang ed un palo colpito da Gonzales direttamente su calcio d’angolo. E nel finale i cambi si sono rivelati vincenti. Infatti mentre corre il minuto 89 il neoentrato Padovani non si arrende di testa su un pallone vagante, lo spinge verso l’altro neoentrato Brunetti che di tacco lo prolunga per Tenkorang il quale controlla con la suola destra e scocca un tiro di sinistro che si insacca nell’angolino basso della porta difesa da Palombo. Tripudio al Mancini.
Come al solito il risultato poi condiziona tutti i giudizi, ma cercando di rimanere “alla giusta distanza“ penso che il Matese non abbia affatto demeritato. Che il punto in fondo se lo era anche guadagnato, ma… ma c’è un MA grosso come una casa. Nel finale c’era una sola squadra che voleva la vittoria a tutti i costi, che poteva anche accontentarsi, ma ha rischiato (si, perchè ora sono tutti bravi ed eroi, ma quando ti butti in avanti con quella voglia capita poi di beccarlo …poi gli eroi diventano gli avversari e tutti ti diranno che “ ci si poteva accontentare“). E questa volta l’Alma non è stata brava e fortunata, ma solo brava!
Ora la trasferta di Chieti. Alma 2 soli gol subiti e Chieti al primo posto e una sola rete al passivo. Beh, a guardare i numeri direi la più classica delle partite impossibili. Ma dato che a questo Fano sembra che l’impossibile piaccia proprio tanto vale provarci.
Tabellino Alma Juventus Fano – F.C. Matese 1-0
ALMA J. FANO: Viscovo, Zanni (68’ Badan), Riggioni, Urbinati, Mancini, Tomassini; Cardinali (55’ Brunetti), Gonzalez, Tenkorang, Zammarchi (62’ Padovani), Roberti (91’ Antonioni). All. Scorsini
MATESE: Palombo, Santoni (88’ De Lucia), Lesi; Ricciardi, Gagliardini, Guarino; Marcucci (88’ Orlando), Bracaglia (80’ De Martino), Iadaresta (80’ Langellotti), Napoletano (66’ Gomis), Iacovoni. All. Urbano
Arbitro: Jusufoski di Mestre
Reti: 87’ Tenkorang
Ammoniti: Urbinati (F), Ricciardi (M)